Eratostene di Cirene

Andando con ordine, facciamo intanto una sintesi cronologica delle scoperte che hanno portato alla conoscenza attuale del nostro pianeta, permettendo agli uomini di comprenderne la sua forma, la struttura e la sua posizione all’interno del sistema solare.

Talete, nel VII secolo a.C. intuì che fosse rotonda ma la credeva piatta. Pitagora, un secolo dopo, suppose che fosse sferica. In seguito Platone nel V secolo a.C. e Aristotele nel IV secolo a.C. completarono e confermarono la teoria di Pitagora grazie ai loro calcoli ed osservazioni più precisi. Nel XVII secolo Copernico e Galileo fornirono poi gli elementi scientifici per dimostrare che la terra gravitava intorno al sole. Tra tutti questi, Eratostene di Cirene, riuscì a calcolarne la circonferenza con una precisione sorprendente già nel III secolo a.C.

Astronomo, geografo, filosofo e matematico (vedete il famoso amico tuttologo che tutti conosciamo…!) visse ad Alessandria d’Egitto, all'epoca in cui la stessa era una provincia greca.

Ok, ma tutto questo cosa azzecca con il mondo dei marinai?

Azzecca, azzecca…

Il nostro “tuttologo” in toga e sandali non è altro che colui che ha posto le basi della geografia moderna che oggi conosciamo! In effetti, a lui solo, fece scoperte che hanno semplicemente rivoluzionato la scienza e hanno permesso e permettono tuttora ai marinai di navigare in tutto il mondo! La più rilevante di queste fu sicuramente quella di aver compreso come misurare la circonferenza della terra grazie ad un bastone ed un cammello!

Come? A Syene (oggi Assuan) durante il solstizio d'estate, verso mezzogiorno, i raggi solari sono perpendicolari al suolo illuminando il fondo dei pozzi.

Il nostro tuttologo dedusse che gli stessi puntavano dunque al centro della terra. Decise quindi di misurare alla stessa ora e nello stesso giorno l'angolo formato dall’ombra al suolo di un bastone a Syene e ad Alessandria, situata più a nord sullo stesso meridiano. Una volta queste due informazioni disponibili, tutto quello che dovette fare fù di calcolare la distanza precisa tra Syene e Alessandria. All'epoca, per misurare la distanza si utilizzava la cavalcata dei cammelli. Sapendo che un cammello percorreva 100 “stadi” al giorno, corrispondenti a 15,75 km oggi, gli fu sufficiente moltiplicare questa distanza per il numero di giorni di viaggio al fine di ottenere una misura che si confermò piuttosto corretta.

Non gli rimase altro da fare che applicare il teorema degli angoli interni alterni (insegnato oggi in quinta elementare ai futuri “tuttologi”) per dimostrare che la circonferenza della terra era, secondo i suoi calcoli, pari a 40.007,864 km. Nota: secondo i nostri strumenti moderni risulterebbe pari a 40.075,02 km! Come detto in precedenza, Eratostene era un vero “tuttologo” che si interessava a molti altri settori della scienza e non solo!

Per esempio, fu il precettore di Tolomeo IV, futuro faraone, e venne anche nominato, direttore della mitica biblioteca di Alessandria d’Egitto. Inoltre, ha recensito, catalogato e mappato a lui solo più di 600 stelle e 44 costellazioni celesti oltre ad essersi interessato alla geografia, alla misurazione delle montagne e alla cartografia.

Anche per quanto riguarda noi marinai Eratostene si è dato da fare riuscendo a determinare due dati essenziali per la navigazione:

-l’obliquità: l'inclinazione dell'orbita terrestre rispetto al suo asse;

-L'eclittica: la traiettoria del sole nel nostro cielo che, ovviamente, varia secondo la nostra posizione sulla terra e la stagione.

Queste scoperte hanno permesso di inventare il sestante, fido strumento di tutti i marinai che permette a chiunque di orientarsi e seguire la rotta per navigare. Senza saperlo, con qualche conoscenza matematica e geometrica e molta arguzia Eratostene gettò le basi della navigazione moderna su cui si basa oggi tutta la nostra tecnologia.

Chissà, forse un giorno un altro “tuttologo” inventerà il sestante della vita per trovare ogni mattino la migliore rotta per attraversare le giornate fino a sera! Mah, intanto, godiamoci il mare!

E tranquillo, se per caso la rotta scelta non fosse quella esatta e uno scoglio ti venisse addosso, distenditi e rilassati, Pantaenius c’è!