Fernando de Magallanes (1480 -1521)
Conosciuto in Italia come Ferdinando Magellano, dagli Spagnoli come Fernão de Magalhães, il portoghese Fernando de Magallanes nasce nel 1480 e dimostrò che era possibile raggiungere le Indie partendo dall'Europa navigando verso ovest, attraversando lo stretto da lui scoperto ed a lui ora dedicato, e navigando nel più grande oceano che lui stesso battezzò “Pacifico”!
Le sue gesta, le varie vicissitudini e le scoperte del viaggio sono state riportate ai posteri grazie al vicentino Antonio Pigafetta, suo fedele uomo d’armi, che si adoperò per mantenere viva la memoria di Magellano e della sua impresa storica che andiamo a ripercorrere qui di seguito. La sua avventura nasce sostanzialmente il 7 giugno 1494 vicino a Valladolid in Spagna, 25 anni prima del suo famoso viaggio. Quel giorno, il Regno di Spagna e il Portogallo, la due potenze marittime emergenti, siglano il Trattato diTordesillas dove decidono di spartirsi il mondo al di fuori dell’Europa per le scoperte a venire.
Tracciando un meridiano immaginario che corrisponde approssimativamente al 46°W, stabilirono che alla Spagna spettavano le scoperte a ovest di questo limite, cioè tutto il continente americano tranne un pezzo di Brasile, mentre il Portogallo acquisiva il diritto delle rotte commerciali e dei porti di scambio in Estremo Oriente, Isole delle Spezie incluse, così come le possibili future conquiste in queste regioni. Nonostante le potenze europee abbiano contestato immediatamente la validità dell’accordo di Tordesilla, questo trattato cambierà per sempre la geopolitica mondiale.
Ma cosa c'entra questo con Magellano?
Magellano era un ex ufficiale della marina portoghese, da sempre molto affascinato all'esplorazione dei mari. Egli propose alla corte portoghese di finanziare un viaggio nelle Americhe. La sua richiesta venne però respinta e decise così di rivolgersi al Re spagnolo Carlo V. Per convincerlo, gli spiegò che voleva trovare un modo per attraversare il nuovo continente americano che spettava alla Spagna perché all'epoca non si sapeva bene dove si fermasse, (Capo Horn fu scoperto solo nel 1580) per raggiungere le Indie e aprire una nuova rotta commerciale annettendo alla potenza spagnola tutte le terre incontrate lungo il cammino. Poter raggiungere le Isole delle spezie navigando a ovest del Meridiano rappresentava inoltre per la Spagna un’ottima opportunità di conquista senza violare il Trattato di Tordesillas! Il principio di Magellano era semplice, su una sfera si è sempre ad ovest e ad est di un punto, varia solo la distanza per raggiungerlo.
Il viaggio
Senza entrare nei dettagli precisi, la preparazione di questa spedizione non fu una passeggiata. Il fatto stesso che un capitano portoghese guidasse una spedizione spagnola rappresentava un’anomalia che non piaceva ai capitani delle altre quattro navi della flotta. Anche la corte portoghese, inteso parlare di un tale viaggio, cercò di fermare i preparativi in tutti i modi, ma senza successo.
Partenza da Siviglia per la Patagonia
La flotta salpò da Siviglia il 10 agosto 1519 così composta:
- Nave ammiraglia La Trinidad: 62 uomini incluso Magellano
- Il San Antonio: 55 uomini
- La Concepcion: 44 uomini
- Il Santiago: 31 uomini
- La Vittoria: 45 uomini
Dopo una sosta alle Canarie e poi sulla costa brasiliana, la flottiglia iniziò la sua discesa verso sud.
Il freddo dell'estate australe era alle porte e Magellano decise dunque di svernare in Patagonia dove approdò il 31/03.
È qui nacquero i primi problemi... Già stanchi e scoraggiati da questo viaggio e certamente fomentati dai capitani di 3 delle navi, una cinquantina di uomini si ammutinarono la mattina del 1° aprile. Magellano e il resto dei marinai a lui rimasti fedeli riuscirono comunque a riportare la calma. Non potendo ovviamente sacrificare così tante braccia indispensabili al proseguo della sua spedizione perdonò i marinai rivoltosi ma diede loro un fermo ammonimento facendo giustiziare i capitani Quesada e Mendoza ed abbandonando il terzo, Cartagena, su un isolotto di sabbia con una pistola e un pezzo di pane ....Per proseguire, al fine di cercare un passaggio per attraversare, inviò la nave Santiago in avanscoperta ma questa si arenò in una secca, e venne persa.
Scoperta dello stretto
Si decise dunque di continuare e scendendo verso sud con le altre 4 barche rimaste ed il 21 ottobre, finalmente, scoprì quello che si sarebbe rivelato l'ingresso dello stretto dove, in mezzo ad un labirinto di fiordi, impressionati da paesaggi brulli e sinistri e dai fumi dei vulcani, l'equipaggio del San Antonio si ribellò e tornò indietro verso la Spagna. Alla fine della traversata, la flotta trova finalmente l’uscita dallo stretto labirinto accedendo su un immenso, calmo specchio d'acqua. Il 27/11/1520 Ferdinando Magellano battezza questo specchio d’acqua “Pacifico”.
Traversata del Pacifico
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Magellano aveva un'idea della distanza che lo separava dal suo obiettivo. La circonferenza della terra era stata stimata abbastanza accuratamente fin dall'antichità, ma era impossibile sapere se ci fosse solo acqua o terra. La rotta nord-ovest prescelta li fece navigare troppo lontano dai vari arcipelaghi abitati della Polinesia e durate il viaggio incrociarono solamente qualche piccolo isolotto deserto e disabitato. La traversata terminò il 6 marzo 1522 al loro approdo sull'isola di Guam, nelle Isole Marianne. Da notare che a causa della mancanza di acqua e viveri le ultime settimane del viaggio furono particolarmente difficili. Ciononostante si deplorarono solamente 9 morti tra i membri degli equipaggi durante i 4 mesi della traversata grazie particolarmente al sedano selvatico raccolto in Patagonia che impedì loro di prendere lo scorbuto.
Arrivo alle Marianne
Una volta lì, la spedizione aveva come missione di conquistare queste terre vergini e sottomettere i nativi alla volontà del regno spagnolo. Ma, anche se nudi e male armati, i vari popoli che incontrarono opposero un’ardua resistenza. La flottiglia ne fece l'amara constatazione nelle Filippine sulla piccola isola di Mactan ingaggiando una lotta con la tribù locale dei Lapu Lapu che rifiutava la sottomissione. Sbarcando il mattino con un gruppo di marinai, Magellano fu colpito mortalmente da una freccia avvelenata. Morì il 27 aprile 1521. Il suo corpo non venne mai restituito ed un sepolcro è oggi presente vicino alla spiaggia di Mactan, dove si presume che Magellano sia stato ucciso. Dopo questa battaglia che causò 6 perdite tra le quali quella dell’ammiraglio, molti degli uomini rimasti a bordo decisero di disertare. Il nuovo comandante della spedizione, il capitano Elcano, rimasto con solo 113 marinai decise di bruciare la Concepcion di fronte all'impossibilità di manovrare 3 navi con così pochi uomini.
Le isole delle spezie
Alla luce di questi eventi, lo spirito dei conquistadores subì un duro colpo al morale. Le due navi rimanenti, la Trinidad e la Victoria, salparono dunque per Palawan, Brunei e poi per le Isole Marchesi per fare rifornimento di spezie e tornare in Spagna. Durante la navigazione, il 15 dicembre 1521, la Trinidad dovette tornare in porto a causa di una falla. Qui venne catturata dai portoghesi e non tornò più in Spagna.
Ritorno all'ovile
La Victoria lasciò le isole Molucche con un equipaggio di 60 uomini di cui 17 isolani assunti sul posto e approdò in Spagna 8 mesi dopo, il 6 settembre 1522 con solo 18 marinai della spedizione originale. Altri 12 marinai vennero catturati a Capo Verde e dovettero aspettare alcune settimane per terminare il loro viaggio. Dell'equipaggio di La Trindad che rimase nelle isole Molucche, solo 5 marinai riuscirono a raggiungere l'Europa tra il 1525 e il 1526 con i loro mezzi.
Risultati scientifici, geografici e politici della spedizione.
Nonostante Magellano non abbia fatto ritorno in Spagna, possiamo affermare che la spedizione fu successo su diversi fronti. Innanzitutto, il suo obbiettivo di dimostrare che era dunque possibile circumnavigare le Americhe come il continente Africano per raggiungere la Filippine fu realizzato in vita. Se dal punto di vista pratico, le distanze percorse non rappresentarono un vero interesse commerciale per raggiungere le Isole delle Spezie dalla rotta occidentale, molto più lunga di quella orientale, da questo nacque comunque una diatriba sulla proprietà delle Molucche che erano rivendicate sia da spagnoli che dai portoghesi. La questione venne chiusa con il trattato di Saragozza nel 1529 attribuendo le stesse ai portoghesi mentre la Spagna mantenne il diritto coloniale sulle Filippine e Guam fino al 1898, dove con il trattato di Parigi passarono sotto egida degli Stati Uniti.
Il capitano Elcano con Pigafetta e gli altri superstiti completarono inoltre la prima circumnavigazione completa del globo dimostrando chiaramente che la terra è una sfera e si comprese anche che la sua circonferenza era ben maggiore di quanto supposto dagli studiosi dell’epoca.
Infine, si vide che navigando da oriente verso occidente si perdono 24 ore.
Curiosità:
- Le nubi di Magellano: durante la navigazione Magellano notò queste due galassie nane visibili nell’cielo dell’emisfero australe e cosi vengono da allora chiamate.
- Il pinguino di Magellano: venne scoperto dalla stessa spedizione al largo delle Patagonia e descritto meticolosamente da Pigafetta
- Patagonia è il nome attribuito da Magellano a questa terra. La parola significa "Terra dei piedi grossi" a causa degli indigeni insolitamente alti che la abitavano mentre la Terra delFuoco fu definita cosi dalla spedizione a seguito dell’avvistamento di alcuni fuochi sulla costa.