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Continua la procedura di loginChe sia per un solo viaggio o per un cambio definitivo di stile di vita, molti diportisti sono attratti dall’andare a vivere sulla propria barca in modo definitivo facendone il loro domicilio fisso. I recenti look down durante la pandemia di Covid-19 hanno sicuramente accentuato il bisogno di libertà, ma l’attrazione per questo stile di vita è reale e sempre più risentito da persone che mai si sarebbero immaginate di diventare un giorno cittadini dei mari. Sia ben chiaro, seppur provetti marinai, la decisione di lasciare gli ormeggi e andare a vivere definitivamente in barca non deve essere presa alla leggera. La vita a bordo è una vera sfida, soprattutto per le famiglie.
Vediamo perché.
Vita a bordo
Ovviamente la qualità della vita dipenderà dalla barca scelta. Se di primo acchito i multiscafi appaiono le imbarcazioni che meglio si prestano a questo stile di vita, soprattutto per le famiglie, gli stessi presentano alcuni svantaggi non trascurabili sul lungo termine.
In linea generale, fatte queste premesse, le barche a vela in generale (monoscafi o multiscafi) rimangono comunque ad oggi la soluzione più adatta per questa scelta di vita.
In primo luogo perché l'eolico sarà sempre economico ed inesauribile, ma anche per motivi di costi di acquisto e di manutenzione. A parità di lunghezza, sono generalmente meno costose delle barche a motore.
Lo spazio a bordo di una barca è ovviamente limitato. Se, come si dice, ad ogni giorno di crociera tra amici la barca si accorcia di un metro, dopo un anno di convivenza a bordo insieme alla famiglia si rischia di ritrovarsi a galleggiare su una zattera o poco più!
Per chi vive in un porto fisso, è relativamente semplice risolvere i problemi di spazio, magari affittando un box dove poter riporre vari oggetti, scatole e attrezzature, ma per chi ha in programma di lasciare completamente gli ormeggi per una navigazione nei mari del mondo è necessaria una buona organizzazione, o meglio, un’ottima organizzazione!
Equipaggiamento dell'imbarcazione, quali attrezzatura di sopravvivenza, scotte, vele di riserva, ricambi, oltre agli effetti personali, l'attrezzatura per il tempo libero e la cambusa, impongono che l’organizzazione, l’ordine e la disciplina siano perfetti per evitare di essere sopraffatti.
Le installazioni sono messe a dura alla prova nell’ambito di un uso quotidiano e prolungato nel tempo poiché di norma i vari elementi installati dai costruttori come gli apparecchi elettrici di bordo, sono progettati per un uso “diportistico” ovvero crociere giornaliere o di vari giorni.
Ovviamente, quando si vive a bordo, l'utilizzo è quotidiano e metterà alla prova l'impianto elettrico dei vari apparecchi.
Pensate dunque a far revisionare l'impianto elettrico, mettendolo a norma se necessario e ad installare elettrodomestici di qualità.
Per chi passa il tempo all'ormeggio in barca a vela, l'accesso all'elettricità è inevitabilmente più complicato.
Le batterie hanno una capacità limitata e per ottenere l'autonomia esistono due soluzioni:
Inverno a bordo
Anche l'inverno è una sfida.
Non parliamo dei privilegiati che attraversano l'Atlantico e trascorrono l'inverno ai tropici... Ma per chi resta alle latitudini temperate, l'inverno non è necessariamente un piacere. Se è collegato un riscaldamento elettrico (che consuma molta energia), fate attenzione a che il contatore lampeggi. Potete già dimenticare le serate con gli amici a base di raclette...
L'umidità, invece, è un inconveniente più importante, ma con l'acquisto di un deumidificatore e con la giusta aerazione, si dovrebbe essere in grado di gestirla.
Ma lo scopo di avere una barca è quello di potersi spostare facilmente, quindi, come per gli uccelli migratori, dirigersi verso sud potrebbe essere una soluzione più interessante.
Vita in porto
Anche se questo stile di vita consente un po' di movimento, è necessario recarsi regolarmente al molo.
Mentre trovare un ormeggio al di fuori della stagione turistica è abbastanza semplice, trovare un posto in porto tutto l'anno può essere un problema e la costa francese è piuttosto disomogenea in termini di costi e disponibilità.
Per un monoscafo di 10 metri il prezzo può variare da circa 1000 a 2500€ all'anno a seconda della zona.
Questo prezzo può raddoppiare per i catamarani.
Naturalmente, ottenere un posto barca permanente può richiedere tempo e le liste d'attesa possono essere lunghe.
Accesso ai servizi igienici
La maggior parte dei porti mette a disposizione dei diportisti servizi igienici, docce e bagni.
Tuttavia, per soggiorni più lunghi in mare o all'ancora, la situazione si complica.
In teoria, chi sceglie questo stile di vita sceglie barche con docce e servizi igienici. Ma questo richiede la necessaria capacità di stoccaggio dell'acqua dolce e, soprattutto, visite regolari al porto per svuotare i serbatoi delle acque nere e riempire quelli delle acque dolci.
Tasse
È difficile fare delle generalizzazioni perché tutto dipende dal domicilio, dalla bandiera e dalla nazionalità, sarà importante dunque documentarsi al meglio per avere chiari i costi e le pratiche amministrative necessario per registrare regolarmente questo nuovo “domicilio.”
Assicurazione
È importante avere la polizza di Responsabilità Civile sempre obbligatoria per imbarcazioni di registro italiano, ma non per altre bandiere. Altrettanto importante è che questa copertura assicurativa contenga le seguenti coperture:
Se non avete più la residenza a terra, prendete in considerazione la possibilità di stipulare un'assicurazione di responsabilità civile privata personale che copre la vostra responsabilità nei confronti di terzi per i danni che voi (e i membri della vostra famiglia) potreste causare.
In conclusione, se, questo stile di vita è un sogno molto diffuso, lo stesso, richiede un'attenta preparazione e disciplina.